Una data come un'altra ma oggi si sarebbe dovuto tenere un incontro sportivo di rilievo. Un incontro di pugilato.

Un quartiere attivo e vivace, Davide Calì, l'autore , lo tratteggia con la consueta nota beffarda: una salsicceria, la "Baccalardo", e una pescheria, la "Carpione&figli", un oratorio che pubblica un settimanale, la radio locale e naturalmente un folto gruppo di cittadini in attesa.
Salsicceria e pescheria hanno un ruolo rilevante nella storia: la prima sponsorizza Riccardino Stucchi, al secolo Stuc, la seconda il contendente Lucius Carnecruda, Pugno di ferro.
Pierdante Baccalardo allena personalmente Stuc, mentre Pugno di ferro gode di un allenamento a più mani, Edilio Carpione si alterna ai tre figli: Antongino, Antongionata e Ugo.
Potremmo chiudere qui la recensione dell'albo e la lettura: gli elementi per il divertimento ci sono tutti ma la storia prosegue. Si sa, l'alimentazione per uno sportivo è fondamentale, e i nostri non sono da meno: Stuc fa colazione, pranzo e cena a base di carne, Pugno di Ferro rigorosamente a base di pesce. Sponsor docet.
Le schermaglie tra i due pugili sono iniziate fin da subito:
Povero gorilla ignorante! No può mica battermi in tre riprese, perché io lo stenderò alla seconda ripresa!
Ah, ah! Non gli lascerò il tempo nemmeno di avvicinarsi che BUM ! Lo metterò al tappeto.Si è poi virato sul personale, da "ruttone", in virtù della partecipazione di Stuc ad una gara di rutti tempo addietro, alla questione dell'alito pesante di Pugno di Ferro, abituato a consolidati gargarismi mattutini col caffè, si è arrivati a bigliettini minatori ma, la vexata quaestio è stata originata da una dichiarazione rilasciata al settimanale della parrocchia:
Da qui al finale, le pietanze dei due pugili raddoppiano, anzi si moltiplicano e si arricchiscono di portate, dai piatti si passa ai secchi...sino alla fatidica serata, il 24 agosto appunto.la dieta di Pugno di Ferro è leggerina, praticamente da malati.
La palestra è gremita di spettatori urlanti e dotati di striscioni.
Ma i nostri beniamini si fanno attendere, come si addice alle star. O no?
Di più non svelo, tranne accennare ai due elementi fondamentali alla chiusa della storia: due bagni e una suora.
Calì ha sempre uno stile ironico, declina le parole per farci ridere. di gusto. Ho visto bambini davvero sbellicarsi , eppure a me resta impresso lo sguardo beffardo di Calì. Divertitevi, sembra dire, poi rileggete con calma e provate a riflettere. Un messaggio io ve lo passo.

L'albo è edito da Biancoenero nella collana MiniZoom con i criteri dell'alta leggibilità che tengono conto delle esigenze di chi ha difficoltà di lettura.
In particolare questa storia, come altre della medesima collana, prima di essere pubblicata, è stata letta e discussa da un gruppo di ragazzi, una vera e propria redazione che, dopo un attento lavoro, approva. E, com'è giusto che sia, vede pubblicati i propri nomi nel colophon!
Nessun commento
Posta un commento